Marina di Ragusa: i luoghi da non perdere - PURA VIDA BAROCCA

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Marina di Ragusa: i luoghi da non perdere

Spiaggia di Marina di RG
1 – Spiaggia di Marina di Ragusa
La località balneare di Marina di Ragusa è una frazione del comune di Ragusa da cui dista 25 km e si trova lungo la costa sudorientale della Sicilia. La spiaggia di Marina di Ragusa è tra i centri balneari più frequentati della Sicilia. Il litorale è formato da una serie di arenili stretti e lunghi di sabbia fine e dorata e dai fondali bassi, che si estendono dal Lungomare Andrea Doria al porto turistico. Offre sia spiagge libere con docce che lidi attrezzati con ombrelloni e sdraio, bar e ristoranti sulla spiaggia, oltre a numerosi servizi per il noleggio di pedalò, surf, kite-surf e imbarcazioni. Vi sono delle aree di parcheggio gratuite e a pagamento (strisce blu), sul lungomare che costeggia la spiaggia o nelle vie adiacenti. La spiaggia della “Ola”, che prende il nome dal suo stabilimento balneare, è ideale in particolare per i giovani che amano praticare sport in spiaggia, in quanto più ampia e attrezzata con campetti, mentre le altre spiagge sono adatte a tutti coloro che vogliono godersi il mare nel massimo dei comfort. Per le famiglie con bambini è consigliabile evitare le ore del pomeriggio per il possibile affollamento, mentre la mattina risulta essere il momento più tranquillo. Il lungomare offre parcheggi gratuiti e a pagamento, mentre altre aree di sosta sono presenti a pochi metri dalle spiagge. Oltre il porto turistico si estende un lungo tratto di scogli con acque azzurre e fondali profondi, ideale per gli amanti dello snorkeling. Per il sesto anno consecutivo Marina di Ragusa ha ricevuto la Bandiera Blu per le spiagge, assegnata dalla FEE (Foundation For Environmental Education) per qualità delle acque, qualità della costa, servizi e misure di sicurezza, educazione ambientale. Secondo Tripadvisor (la più grande e rinomata community di viaggio al mondo) Marina di Ragusa è risultata la più bella spiaggia d'Italia.
Punta Secca
2 - Punta Secca, la Marinella di Montalbano
Il borgo di pescatori affacciato sul Mar Mediterraneo è una meta molto amata dai turisti.
Gran parte della notorietà di Punta Secca è dovuta alla fiction "Il commissario Montalbano" che ha trovato casa nella frazione marinara di Santa Croce Camerina. Qui sono ambientate le scene al ristorante di Enzo a Mare; sulla spiaggia si affaccia la Casa di Montalbano e nel mare davanti casa nuota Salvo. Tra le stradine del borgo e sul lungomare riconosciamo la Marinella vista in tv!

Una perfetta meta balneare
La fiction televisiva ha mostrato al mondo questo incantevole angolo di Sicilia in cui molti viaggiatori desiderano passare qualche giorno perché il clima è mite durante tutto l’anno, ci sono ampie spiagge libere e lidi attrezzati. I ristoranti sul lungomare creano l’atmosfera giusta per chi vuole godere di qualche giornata al mare o vuole passeggiare e ammirare bellissimi tramonti.
Punta Secca è la frazione balneare più nota di Santa Croce Camerina. Il piccolo borgo marinaro è chiamato dagli abitanti «’a sicca» per una caratteristica scogliera che corre a pelo d’acqua e che si sviluppa davanti la spiaggia di levante. Scopri il mare e i luoghi di Montalbano.
Salvo Montalbano a Punta Secca è di casa, in tutti i sensi.
La sua bellissima casa si affaccia sulla spiaggia del piccolo borgo dove troverete anche il ristorante di Enzo a mare, riconoscerete il faro e l’azzurro mare in cui potrete tuffarvi!

Santa Croce Camerina dista venti chilometri da Ragusa. È molto vicina a Marina di Ragusa che dista solo 8 chilometri.
Fanno parte del comune le frazioni balneari di Caucana, Casuzze, Punta Braccetto e Punta Secca. Molto interessanti il museo regionale di Kamarina e il Parco archeologico di Caucana.
3 – Riserva naturale integrale Cava Randello
La "Riserva Naturale Integrale di Cava Randello" è situata tra Punta Braccetto e Scoglitti ed è costituita da una splendida e vasta pineta sul mare, e dalla piccola baia che vi si trova innanzi. Gestita dal corpo forestale, è attrezzata con: postazioni fisse che consentono di cucinare alla brace; acqua (non potabile) e docce; servizi igenici essenziali. L'oasi ha un'estensione di circa 156 ettari e costituisce un importante biotopo nella provincia di Ragusa, ospita essenze arboree di vario tipo tra cui Eucalyptus, Cupressus Sempervirens (cipresso), Quercus Ilex (leccio) e Quercus Coccifera (quercia spinosa). In quest'area sorgono inoltre alcune necropoli (V - II a.c.) pertinenti all'area archeologica di Kamarina. Questa macchia mediterranea è il posto ideale per rilassarsi, mangiare, fare sport e un bel bagno in un'atmosfera tranquilla. In passato era la riserva di caccia privata del Marchese Orazio Arezzo.

4 – Torre Cabrera
I resti della torre si trovano all'interno del paese di Marina di Ragusa, in prossimità della piazza centrale, molto vicini al mare. Non esisteva ancora sul finire del '500. La torre, o forte, come a volte veniva chiamata, era custodita e servita da 4 soldati, a carico della deputazione, e fin dall'origine sotto la sovrintendenza del duca di S. Filippo, della famiglia degli Arezzo. Era ben munita di artiglieria: nel 1804 possedeva 3 cannoni di ferro, 2 maschi di bronzo d'avviso, 4 schioppi e 4 spingarde. Tuttavia, possiede una storia di inefficienza e continue vessazioni da parte dei corsari. Poco prima del 1798 e nello stesso 1804, ad esempio, viene saccheggiata e incendiata, rubati i viveri, i cannoni e gli arredi della cappella, trovandosi i sovrintendenti assenti o poco arditi. Oggi al manufatto rimane solo un basamento in bei blocchi squadrati ottimamente conservati, che supportano una terrazza, ampia non poco ma pur sempre piccola perché l'area sovrastante possa avere ospitato una torre di guardia o addirittura un forte.

5 – Torre di Mezzo
Torre di Mezzo deve il suo nome alla presenza di una torre situata tra la torre Scalambri di Punta Secca e la torre Vigliena di Punta Braccetto. Questa costruzione era utilizzata per l'avvistamento in mare ed oggi ne rimangono solamente alcuni resti. La spiaggia di Torre di Mezzo è molto apprezzata dai villeggianti per la sua piccola, ma ampia spiaggia di fine sabbia dorata. Il mare limpido è racchiuso tra due speroni rocciosi che lo proteggono. Grazie alla sua posizione appartata, la spiaggia è molto tranquilla anche durante i mesi estivi, soprattutto durante i giorni feriali ed è attrezzata con un ampio parcheggio. È servita, inoltre, da uno stabilimento balneare che offre servizi di noleggio ombrelloni e sdraio, bar e ristorante. La sera, invece, Torre di Mezzo diventa il luogo ideale per chi vuole godersi un drink accompagnato da buona musica e divertimento.

6 – Torre Vigliena
La Torre Vigliena o Torre del Bracello è una torre di difesa costiera in provincia di Ragusa sulla costa del mediterraneo. Fu costruita negli anni 1595 - 1607 all'estremità del Braccio della Colombara, nel territorio di Punta Braccetto, frazione balneare a cavallo tra i comuni di Ragusa e Santa Croce Camerina. Fu armata con cannoni e al suo interno c'erano due soldati e un caporale che li comandava. La costruzione fu voluta dalla corona del Regno per difendere il territorio dagli attacchi dei pirati barbareschi o nord-africani intensificatesi durante la fine del XVI secolo. A differenza di quelle costruite fino alla metà del 1500, come tutte le successive, fu costruita su progetto dell'architetto Camillo Camilliani, appositamente incaricato dal regno. Il progetto prevedeva la costruzione della torre su tre livelli: la base, il piano operativo e la terrazza.

7 – Riserva naturale Foce del fiume Irminio
Lungo il litorale dunoso compreso tra Marina di Ragusa e Donnalucata un meraviglioso esempio di vegetazione naturale costituisce l’ultima testimonianza di come le coste siciliane si presentavano storicamente. Il fiume Irminio non manca di mitiche tradizioni, fra le quali quelle di essere stato abitato dal dio Mercurio. Tale tradizione ha origine da Plinio il Vecchio che nel III libro "Naturalis Historia" fa derivare il nome di Irminio da Ermete che in latino dicesi hermes, che significa Mercurio. Numerosi sono i riferimenti storici che citano l’area della foce come scalo, rifugio o addirittura porto canale, già attivo in epoca greca e romana. Le alterne vicende geomorfologiche e climatiche avvenute intorno all’anno mille hanno determinato l’attuale fisionomia della costa e della foce. Infatti, in tale periodo, una successione di fatti, legati principalmente all’intenso disboscamento delle aree interne, ha determinato l’insabbiamento con la conseguente scomparsa del porto, la formazione di dune litoranee con una ricca vegetazione ed aree acquitrinose nelle zone adiacenti. La configurazione della Macchia ha ridotto progressivamente la sua estensione per la forte pressione antropica, iniziata con le opere di bonifica delle paludi degli anni venti e seguita con lo sfruttamento agricolo delle dune. Il giusto riconoscimento ma anche la necessità di conservare tale area, di indubbio valore storico, scientifico e culturale, veniva sancito da un provvedimento legislativo regionale. Veniva poi costituita ed individuata tipologicamente la "Riserva Naturale Speciale Biologica" denominata "Macchia Foresta del Fiume Irminio" ricadente nei Comuni di Ragusa e Scicli. La gestione veniva affidata alla Provincia Regionale di Ragusa. Con la definizione "Speciale Biologica" vengono evidenziate le finalità di protezione e conservazione di questo particolare ecosistema, unico nel suo genere, ricco di storia e rarità botaniche. Alla rarità si associa l’unicità di particolari aspetti fito-sociologici che trovano la massima espressione nei secolari ed imponenti ginepri e lentischi arborei, formanti una struttura a Macchia-Foresta per le loro chiome continue ed impenetrabili.

8 – Canalotti di Punta Braccetto
La località di Punta Braccetto si compone di un litorale sabbioso di sabbia finissima e di una costa rocciosa, esempio raro per tutta la zona, conosciuta come i Canalotti. La spiaggia di Punta Braccetto si protrae per un discreto tratto compreso da due costoni rocciosi: su uno di essi sono ancora visibili i resti di un’antica costruzione militare di avvistamento. La spiaggia è scelta soprattutto da famiglie e ragazzi quale luogo tranquillo per trascorrere una vacanza in Sicilia, tra mare e relax. Il piccolo centro si organizza lungo l’unica strada che continua fino ai Canalotti, scogli e insenature dove l’acqua scende rapidamente in profondità, permettendo agli appassionati di effettuare snorkeling e pesca subacquea.

9 – Parco archeologico di Caucana
Uno dei luoghi di interesse di Ragusa è il Parco Archeologico di Caucana (o Kaukana), dove è possibile ammirare i ruderi di un approdo commerciale di epoca tardo-romana e bizantina. Kaukana è un’antica città portuale risalente al periodo della colonizzazione greca in Sicilia, sorta grazie alla posizione favorevole ed al territorio fertile e ricco d’acqua. Nel 258 d.C. divenne rifugio degli abitanti di Kamarina, quando il console romano Attilio Calatino la distrusse. I romani potenziarono il porto, che mantenne la sua rilevanza anche in periodo bizantino, fino alla distruzione per mano dei Saraceni nell’827. Attualmente il Parco Archeologico comprende resti di edifici umili a base rettangolare formati da due o tre stanze e grandi costruzioni suddivise in più stanze e corredate da scale e cortili, nonché tracce di una chiesa cimiteriale a tre navate completa di sepolture. Molti dei reperti venuti alla luce nell’area sono conservati nel Museo Archeologico Ibleo di Ragusa.

10 – Spiaggia di Caucana
La spiaggia di Caucana si trova nel territorio di Santa Croce Camerina, tra Punta Secca e Marina di Ragusa, lungo la costa sudorientale della Sicilia e dista 27 km da Ragusa. È caratterizzata da un arenile molto esteso, di circa 2 km, che permette di godersi il mare in tranquillità anche nei periodi più affollati. La bellissima spiaggia di sabbia dorata e fine è lambita da un mare azzurro e cristallino. Si estende a ridosso del Lungomare delle Anticaglie dove è possibile parcheggiare l’auto al margine della strada. Tuttavia, nei periodi di alta stagione potrebbe risultare difficoltoso trovare parcheggio, per cui è consigliabile recarsi sul posto la mattina presto o nel primo pomeriggio. La spiaggia è libera, ma se si sosta nel tratto di litorale nei pressi del borgo di Caucana, è possibile raggiungere a piedi bar e ristoranti.

11 – Chiesetta di Mezzagnone
La chiesetta di Mezzagnone sorge poco fuori dal centro urbano di Santa Croce Camerina, nella località omonima. L’edificio è ospitato nella parte più bassa dell’altipiano e, nel corso dei secoli, la zona è stata in parte sommersa dalle sabbie trasportate dalle acque piovane. Ci sono diverse teorie riguardo la destinazione d’uso di questa particolare struttura: si crede fosse una chiesetta bizantina o mausoleo o, secondo altri, un bagno termale. Per molto tempo fu ritenuta una chiesetta bizantina datata tra il IV e il VI sec. d.C., ma a seguito di una campagna di scavi, condotta di recente, gli studiosi hanno messo in luce una fase medievale dell’edificio di Mezzagnone da legare alla presenza di un bagno termale arabo, un  ”hammam”, posteriore all’anno 852. Con l’arrivo degli arabi, l’edificio fu usato prima come tomba di famiglia poi venne riadattato come terme. Si è ipotizzato che l’edificio termale potesse sfruttare le acque della vicina “Fonte Paradiso”. Nei due principali ambienti dell’edificio si faceva in modo di far arrivare l’acqua a diverse temperature per creare un “tepidarium” ed un “calidarium”. Entrambi gli ambienti erano preceduti da uno spogliatoio. L’edificio, meglio conosciuto con il nome volgare di “dammusu di Mezzagnu” o “u vagnu”, è una costruzione a cupola in conci di calcare senza malta di diverse dimensioni. È l’unica costruzione di questo tipo presente nella Sicilia orientale.

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